DIGITALIZZARE LA SANITÀ PUBBLICA

Ing. Antonino Longo Minnolo ASP MESSINA

L’ASP di Messina accelera sull’innovazione: “Così stiamo costruendo un modello più umano, sicuro e vicino ai pazienti”.

Intervista all’Ing. Antonino Longo Minnolo

Dirigente Responsabile Sistemi Informatici Aziendali – ASP Messina

La sanità italiana nella decade digitale

Negli ultimi anni la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione ha smesso di essere un obiettivo astratto per diventare un percorso concreto, scandito da norme, investimenti e linee strategiche precise. Per la sanità, questo processo coincide con una fase storica: l’attuazione dell’Agenda Digitale, il rafforzamento del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, le misure di cyber sicurezza richieste dalla direttiva NIS2, il nuovo modello di assistenza territoriale del DM77 e le risorse del PNRR – Missione 6.

È un mosaico complesso ma con un messaggio chiaro: la sanità del futuro dovrà essere più digitale, più integrata e soprattutto più vicina alle persone.

In Italia, una popolazione che invecchia rapidamente, ospedali sotto pressione e territori articolati – come quello della provincia di Messina, con otto distretti, sette presidi ospedalieri e le isole minori – rendono questa trasformazione non un’opzione, ma una necessità.

In questo scenario si colloca la collaborazione tra ASP Messina e Agile, società specializzata in soluzioni software per il settore sanitario, impegnata a supportare l’Azienda nel percorso di innovazione: dalla cartella clinica elettronica alla sicurezza informatica, fino all’App “Continuità di Cura”, progettata per migliorare in modo tangibile l’informazione ai caregiver e l’umanizzazione delle cure.

A raccontare questo percorso è l’Ing. Antonino Longo Minnolo, da pochi mesi alla guida dei Sistemi Informativi Aziendali di ASP Messina.

“Il nostro territorio è complesso: la tecnologia, se ben progettata, è l’unico strumento che può renderci più efficienti e più vicini al cittadino”

Intervista all’Ing. Antonino Longo Minnolo

L’avvio del cambiamento

Dott. Longo Minnolo, come si inserisce l’attuale percorso di digitalizzazione dell’ASP di Messina all’interno delle linee dell’Agenda Digitale nazionale?

Negli ultimi anni l’Agenda Digitale ha ridefinito le priorità delle pubbliche amministrazioni: interoperabilità, standard comuni, sicurezza, trasparenza, servizi centrati sul cittadino.
Per l’ASP di Messina, che è una delle realtà territoriali più vaste e frammentate del Paese, tutto questo significa riorganizzare processi, infrastrutture e modelli di servizio.

Abbiamo un territorio che va dalla costa Jonica a quella Tirrenica e include anche le isole minori: gestire assistenza sanitaria qui richiede strumenti tecnologici evoluti e partner affidabili.

In questo percorso, la collaborazione con Agile è stata da subito significativa: circa 50 professionisti, operativo 24/7, competenze verticali sui sistemi sanitari e una forte capacità di ascolto delle esigenze interne.

Le tecnologie in campo

Quali sono oggi gli applicativi principali su cui state lavorando insieme ad Agile?


La cartella clinica elettronica (CCE) è il cuore del sistema: contiene tutte le informazioni cliniche del paziente durante il ricovero. A questa si affiancano l’applicativo di Pronto Soccorso, i moduli per la gestione ospedaliera e una serie di componenti standard.

Il punto di forza di Agile è l’approccio tecnologico: front-end moderni, back-end solidi, aggiornamenti continui. In un settore dove molte soluzioni sono ancora legate a tecnologie datate, questa è una differenza sostanziale.

Un capitolo rilevante riguarda la sicurezza informatica: con la nuova direttiva NIS2, la cybersecurity non è più un adempimento formale ma un processo continuo che coinvolge anche la supply chain dei fornitori. Agile lavora da tempo su questi aspetti e questo per noi è determinante.

L’app che cambia il rapporto tra famiglie e ospedale

“Continuità di Cura: informazioni in tempo reale, più umanità, meno ansia”.

Parliamo della nuova App “Continuità di Cura”: qual è il valore aggiunto di questo progetto?


È un progetto che tocca la dimensione più umana della cura.
L’app permette ai familiari e ai caregiver di ricevere aggiornamenti in tempo reale sullo stato clinico di un paziente, sia in Pronto Soccorso sia nei reparti.

Parliamo di informazioni che oggi vengono richieste telefonicamente, con tempi lunghi e grande dispendio di energie per tutti. L’app diventa una sorta di promemoria continuo, riduce l’ansia, aumenta la trasparenza e migliora la relazione tra struttura sanitaria e paziente.

Il tema dell’umanizzazione è oggi centrale: lo conferma anche il recente Rapporto Censis-Assosalute, che evidenzia come i cittadini chiedono servizi sanitari più vicini, comprensibili e inclusivi.
Strumenti come questo vanno esattamente in quella direzione.

Perché puntare proprio su questo tipo di innovazione? Quanto ha inciso il DM77?

Il DM77, emanato nel post-Covid, ridisegna la medicina territoriale con un principio chiave: la cura deve seguire il paziente, non il contrario.

In un Paese con una popolazione che “invecchia bene” — cioè vive più a lungo, ma con un crescente bisogno di supporto — strumenti come l’App di Continuità di Cura sono fondamentali.
Permettono assistenza personalizzata, informazioni tempestive, percorsi più fluidi.

LE SFIDE DEL MERCATO E LA SCELTA DI AGILE

“Serviva un partner vicino al territorio. La competenza locale fa la differenza”

Analizzando il mercato dei software sanitari, quali differenze ha trovato?


Ci sono grandi aziende con standard elevati, ma spesso lontane dal territorio. Nel nostro caso serviva qualcuno che conoscesse bene il contesto e fosse pronto a costruire soluzioni insieme.

La strategia di Agile — lavorare in presenza, ascoltare i bisogni degli operatori, costruire innovazione condivisa — si è rivelata vincente.

PROGETTI TRASVERSALI: DALLA LOGISTICA ALLE SALE OPERATORIE

Quali sono le aree di collaborazione con Agile, presenti e future?

La collaborazione tra Agile e l’ASP di Messina non si limita alla gestione dei sistemi core: sta evolvendo verso un ecosistema di progetti trasversali, pensati per rendere l’intero sistema sanitario più efficiente, sicuro e sostenibile.

Tra questi

L’integrazione degli elettromedicali con la Cartella Clinica Elettronica

L’obiettivo è fare in modo che monitor, elettrocardiografi e dispositivi diagnostici colloquiano direttamente con la CCE. Un salto di qualità che riduce errori, elimina passaggi manuali e velocizza la refertazione.
«Oggi un elettrocardiogramma richiede ancora uno spostamento fisico del tracciato tra i reparti. Domani arriverà automaticamente in cartella clinica», spiega Longo Minnolo.

La logistica del farmaco: ridurre sprechi e aumentare la sicurezza

L’ASP di Messina sta valutando un sistema avanzato per la gestione della logistica del farmaco, un ambito dove le inefficienze possono comportare una dispersione stimata intorno al 30%. Agile supporta l’implementazione di soluzioni che tracciano l’intero ciclo di vita del farmaco, dall’approvvigionamento alla somministrazione letto paziente.

La geolocalizzazione degli asset mobili e riduzione dei tempi morti

Carrozzine, letti elettrici, pompe infusionali mobili: elementi fondamentali ma spesso difficili da reperire. Studi internazionali stimano fino a un’ora di lavoro al mese per operatore impiegata solo nella ricerca di questi asset. Grazie ai nuovi sistemi RTLS, sarà possibile geolocalizzarli in tempo reale, liberando tempo prezioso per l’attività assistenziale.

Una partnership progettuale e non solo tecnica

«Agile non ci fornisce solo software, ma un approccio strategico – sottolinea Longo Minnolo –. Stiamo costruendo soluzioni pensate sui bisogni reali del nostro territorio, non modelli standard calati dall’alto».
Una scelta che differenzia Agile da molti player nazionali: meno distacco, più presenza operativa, maggiore capacità di adattamento alle esigenze della sanità pubblica.

Come reagisce il personale ai cambiamenti digitali?
C’è sempre una resistenza iniziale, è normale. Ma superata la fase di adattamento, l’operatore percepisce il beneficio in termini di tempo risparmiato e chiarezza dei processi. Quando una tecnologia semplifica davvero il lavoro, viene accettata in modo naturale.

Meno carta, meno spostamenti inutili, meno errori. Tutto questo si traduce in maggiore produttività e in un miglior servizio al cittadino.

UNO SGUARDO AL FUTURO

“Serve un sistema unico che raccolga e renda leggibili tutti i flussi informativi”

Se pensa a un intervento futuro, oggi non ancora in programma, quale sarebbe?


Un grande progetto di integrazione dei flussi informativi: un sistema unico che raccolga tutti i dati richiesti dal Ministero e permetta alla direzione aziendale di avere una visione completa e immediata. La digitalizzazione non deve solo migliorare il rapporto medico-paziente, ma l’intera filiera decisionale: senza dati corretti, non c’è governo clinico efficace.«Un sistema centrale di Management Intelligence che raccolga e armonizzi automaticamente i flussi informativi verso il Ministero. La capacità di leggere i dati, non solo di generarli, sarà il vero asset del prossimo futuro», conclude il dirigente Longo Minnolo. 

La spinta alla digitalizzazione è oggi sostenuta da fattori convergenti:

  • Agenda Digitale e interoperabilità nazionale
  • PNRR – Missione 6: investimenti massicci in case di comunità, telemedicina, infrastrutture
  • NIS2: cybersecurity come requisito obbligatorio per tutti i sistemi critici
  • DM77: nuovo modello di assistenza territoriale
  • La crescita esponenziale delle prestazioni digitali (+172% in un anno)
  • L’uso crescente, ma ancora non pienamente maturo, del FSE2.0 (41% cittadini utilizzatori)

In questo scenario, una soluzione come l’App “Continuità di Cura” — che integra informazione, sicurezza, trasparenza e relazione — già rappresenta la maniera di intendere la sanità del futuro.

Tecnologia, sicurezza e umanizzazione: la traiettoria in divenire dell’ASP Messina

La collaborazione tra ASP Messina e Agile non è una semplice fornitura di software: è un percorso strutturale, che tocca persone, processi e visione strategica.
L’obiettivo finale non è “digitalizzare”, ma costruire un modello di sanità pubblica più efficiente, trasparente e umano.

La digitalizzazione, oggi, non è più solo uno strumento, ma un paradigma organizzativo. La collaborazione tra l’ASP di Messina e Agile sta contribuendo a dare forma a un modello di sanità più vicina alle persone, più integrata e più intelligente, capace di conciliare esigenze cliniche, sicurezza informatica e sostenibilità.

Non un rapporto fornitore-ente, ma una partnership di innovazione continua, coerente con la direzione indicata dall’Agenda Digitale e con la crescente necessità di offrire ai cittadini servizi più trasparenti, più sicuri e più umani.

E, come emerge dalle parole dell Ing. Longo Minnolo, questo è solo l’inizio.